di Paolo Catoni, amico del gruppo Facebook “Erbe aromatiche e spezie”, non sei ancora iscritto? Che cosa aspetti? Iscriviti qui

 

La Val di Chiana è un territorio votato alle coltivazioni, tanto da esser soprannominato, a suo tempo, il granaio del Granducato (di Toscana). Per l’aglione, come per altri prodotti di questa zona, vale molto la dimensione, esempio le ‘bestie’ da carne, i giganti bianchi, son ben oltre i pesi delle altre ‘sorelle’ da macello, per cui la bistecca chianina che ne deriva è molto piu grande. Così il nostro aglione, supera per dimensioni, e peso, il piu comune aglio, ma, e qui inizia la differenza, si tratta di un sapore molto piu tenue, tanto da esser definito ‘aglio a prova di bacio’. Ora immaginate cosa potreste fare con questo aglione, dai famosi ‘pici’, ai crostini, ad ogni ricetta in cui è presente, provate ad usarlo e rimarrete stupefatti. Dobbiamo ringraziare il Consorzio, da poco nato per tutelare il prodotto e promuoverlo, che ne ha fatto riprendere la coltivazione. Essendo oramai quasi dismesso dalle normali colture si è dovuto ‘spingere’ i coltivatori a riprenderne l’uso, facendo da base, il Consorzio, per distribuire le sementi ai nuovi soci. Mi dilungo e non ho detto che un 30% delle peculiarità di questo aglione. Chiedete sempre la certificazione al produttore per non incappare in ‘falsi’ meno gradevoli!

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