di Irene Raspollini, amica del gruppo Facebook “Erbe aromatiche e spezie”, non sei ancora iscritto? Che cosa aspetti? Iscriviti qui

Buon pomeriggio! Sono appena tornata da un viaggio di lavoro in Messico, dove ho avuto modo di verificare con mano, anzi, con il palato, gli usi particolari di una spezia che adoro: il peperoncino. La cosa che mi ha stupito maggiormente è il suo utilizzo nella frutta e negli snack da bar, una cosa a cui davvero non siamo abituati!

Capita infatti spesso che le tiendas che vendono bibite e dolciumi offrano in barattoloni di vetro snack piccanti dal sapore davvero sorprendente: un abbinamento classico, a quanto pare, è quello con la polpa di mela concentrata, fatta bollire e ridotta tipo cotognata e condita con abbondante peperoncino e sale, gustata o in barrette, o in stick da passeggio come quello in foto (dove poso fiera con il proprietario di un “jarocho”, carrettino trainato con una motocicletta con cui questo simpatico signore rifornisce i negozietti di dolciumi e che mi ha fatto provare OGNI SINGOLO ARTICOLO). Lo stick in questione, in apparenza innocuo, è in realtà una trappola mortale di piccantezza, forse la cosa più piccante che ho provato in quel paese, salvo forse una defilata salsa verde che ho avuto l’incoscienza di versare abbondantemente su un taco. Fortunatamente sono abituata al piccante e me la sono cavata con dignità, però…provare per credere!

Un’altra ricetta molto particolare è la piña (ananas) con chile, ovvero si svuota un’ananas intera, si taglia a pezzi la polpa, si condisce con sale e peperoncino e si rimette nella buccia svuotata. Pare impossibile ma nonostante l’ingombro è considerato uno snack da passeggio (purtroppo non ho pensato di fotografarla quando ho avuto l’occasione), e posso garantire che piluccare con uno spiedino quella polpa saporita e piccante ha il suo perché.