di Irene Raspollini, amica del gruppo Facebook “Erbe aromatiche e spezie”, non sei ancora iscritto? Che cosa aspetti? Iscriviti qui
Buona domenica a tutti! Nei boschi del mio paese sono molto frequenti gli arbusti di ginepro, una pianta graziosa e generosa che ci offre bacche dall’aroma inconfondibile. Io le ho usate, assieme all’alloro, per aromatizzare delle costine di maiale allevato all’aperto (la bestiola è stata allevata praticamente allo stato brado. Devo dire che il sapore del maiale allevato così è molto simile al cinghiale, soprattutto le interiora vanno trattate come se fosse selvaggina. Veramente ottimo!), dal gusto di per sé molto deciso. Ho salato e pepato le costine (in un unico pezzo, le divido al momento di impiattare), le ho messe in una pirofila con le spezie e un bel bicchiere di vino rosso e le ho fatte cuocere in forno per due ore coperte con foglio di alluminio (credo a 180-200 gradi, uso la cucina economica a legna per cui la temperatura è un’incognita). Ogni tipo di legno raggiunge una determinata temperatura, così come la pezzatura del legno è determinante perché più piccola è, più va in alto il calore, inoltre consumandosi il legno e ricaricando ogni volta la caldaia è molto difficile avere una temperatura costante, soprattutto per le cotture lunghe. Comunque ormai il calore lo riconosco avvicinando la mano al vetro del forno… Ho tolto l’alluminio gli ultimi 20 minuti per far dorare tutto. Molto buone!
Consigli
Antonio Barba: quando le trovo metto anche le foglie del mirto.
Vino abbinato: Pinot nero dell’Oltrepò Pavese, lo trovi qui
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