Scheda: rabarbaro

Che cos’è
E’ una pianta erbacea perenne, appartenemente alla famiglia delle Polygonaceae. Se ne contano ben 60 specie in tutta Europa. In erboristeria vengono impiegate le parti ipogee del Rheum officinale e del Rheum palmatum. Il significato etimologico del termine rabarbaro deriva dall’unione di due parole greche ‘ra’ (radice) e ‘barbaron’ (dei barbari). Tale nome è stato attribuito alla pianta officinale in ragione del fatto che il suo impiego terapeutico era in voga presso le popolazioni straniere, definite dagli ellenici ‘barbari’. La parte commestibile è il gambo, le foglie, ricche di acido ossalico, non sono commestibili.
Storia
I primi documenti sul rabarbaro risalgono al 1700 a.c. sono delle pergamente cinesi. La pianta è arrivata in occidente grazie ai viaggi di Marco Polo. In Cina e Mongolia è utilizzato fin dall’antichità. Oggi è coltivato anche nel nostro continente per la sua buona adattabilità a climi e terreni diversi.
I consigli dell’erborista
Ha proprietà lassative, migliora la circolazione, riduce la concentrazione di grassi nel sangue. Ottimo anche come antinfiammatorio, antibatterico e antimicotico.
I consigli del cuoco
Limonata al rabarbaro
Tisana tamarindo, rabarbaro, scorza arancia, carvi, semi di finocchio
Tisana rabarbaro, menta e arancia
Tisana lassativa blanda del Dott. Zambotti
Tisana carminativa
e altre qui

Be the first to comment on "Scheda: rabarbaro"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*