di Sonia Ceparano, moderatrice del gruppo Facebook “Erbe aromatiche e spezie”, non sei ancora iscritto? Che cosa aspetti? Iscriviti qui
Salvia officinalis Olio essenziale
pianta erbacea cespugliosa perenne sempreverde, alta fino a 80 cm fusto legnoso alla base, delicate foglie ovali e argentee e una massa di fiori blu intenso e violetto
Originaria della regione mediterranea, coltivata oggi in tutto il mondo, specialmente in Albania, ex Iugoslavia, Grecia, Italia, Turchia, Francia, Cina e Stati Uniti
Tradizione erboristica:
erba di antica fama, molto apprezzata come erba condimentaria e medicinale, chiamata Herba Sacra dai Romani.
Da sempre usata per una varietà di disturbi tra cui infezioni respiratorie, problemi mestruali e disturbi digestivi. Era reputata un rimedio corroborante delle facoltà mentali e della memoria. Viene tuttora citata nella Farmacopea Erboristica Britannica come rimedio specifico per infiammazioni della bocca, della lingua e della gola.
Azioni:
antinfiammatorio, antimicrobico, antiossidante, antisettico, antispasmodico, astringente, digestivo, diuretico, emmenagogo, febbrifugo, ipertensivo, insetticida, lassativo, stomachico, tonico.
Estrazione:
estratto per distillazione in corrente di vapore delle foglie essiccate.
Aspetto:
Liquido mobile giallo chiaro, con fresco odore speziato-caldo, erbaceo, lievemente canforato, pungente-erbaceo con una leggera legnosità.
In miscela:
Si armonizza bene in miscela con lavandino, rosmarino, legno di rosa, lavanda, issopo, limone e altri oli agrumati.
Costituenti principali:
tuione alfa 20-45 e beta 3-35, canfora, linalolo 0-32 e vari monoterpeni, sesquiterpenoidi, alfa umulene, beta cariofillene e viridiflorolo
Grado di sicurezza:
tossico per via orale, abortivo quindi da evitare in gravidanza; evitare l’uso in caso di epilessia. Usare con cautela oppure evitare qualsiasi impiego terapeutico, la salvia spagnola e la salvia sclarea sono buone alternative.
Profumeria:
note aromatiche e fresche ai profumi
Utilizzi:
Viene usata in alcune preparazioni farmaceutiche, come collettori, soluzioni per gargarismi, dentifrici, ecc. E’ impiegata come componente di fragranza in saponi, shampoo, detergenti, antitraspiranti, colonie e profumi, specialmente fragranza maschili. L’olio e l’oleoresina trovano largo impiego come aromatizzanti di alimenti, bibite analcoliche e bevande alcoliche, specialmente vermouth. Serve inoltre come materiale di partenza per ottenere antiossidanti naturali.
Antibatterico: in vitro E. Coli, Salmonella Tipi, S. enteritidis, e Shigella sonei.
Attivo su 15 ceppi di Listeria monocytogenes su 20 testati
Antimicotico: ampia gamma di funghi testati, ma non attiva su crescita micidiale e produzione di ocratossina A da parte di Aspergillus ochraceus
Non efficace come antivirale in vitro
Antiossidante
effetto antiradicalico dose dipendente sul radicale DPPH e un moderato effetto antilipoperossidante.
Indicazioni:
pelle e sistema tegumentario: non dati certi, aiuta in caso di foruncoli e acne
Sistema Nervoso
Attenzione ad emicranie…meglio la sclarea: con oe agrumati, lavanda, cedro, geranio, sandalo, OE speziati.
Massaggio e bagno 4-5 gocce aroma delizioso e rilassante
sulla pelle: fragranza sottile e delicata che perdura per molte ora…OE ritenuto afrodisiaco
Esaurimenti nervosi, azione rilassante e calmante
Ansia, tensione premestruale, depressione post gravidanza, problemi menopausa
Non sensibilizzante, non fototossico
cosmetico: 0.03%
profumi: 0.8%
mai per via orale e su soggetti epilettici
olio rischioso
utilizzo moderato in miscela con altri OE per diminuire parte dei componenti tossici, come lavanda, agrumi, conifere.
no: gravidanza, allattamento, piccoli
tratto da: “Il grande manuale dell’aromaterapia” e “Oli essenziali: istruzioni per l’uso” di M. Valussi; “Enciclopedia degli oli essenziali” di J. Lawless
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