Su suggerimento dell’amico Luigi Giannelli ho voluto provare questa ricetta tradizionale dell’antica Roma: aper conditum. Devo dire che il mio iniziale scetticismo é stato spazzato via dal risultato: buono. Mentre lo cucinavo mia moglie Elena mi ha chiesto: ‘perché vuoi mangiare come gli antichi romani’? Ho risposto: ‘Per conquistare il mondo come loro ‘ #cumino
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di Marco Pingitore, amministratore del gruppo Facebook “Erbe aromatiche e spezie”, non sei ancora iscritto? Che cosa aspetti? Iscriviti qui
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É stato un esperimento molto interessante: ho imparato tanto. Essendo un piatto di un popolo antichissimo mi aspettavo un gusto molto diverso dai nostri canoni/gusti. In effetti proiettavo un sapore deciso e molto spinto, tuttavia pensavo derivasse dalla glassatura cosí insolita per noi, invece il sapore é spinto dalla salatura. Per questo ho deciso di riprovare il piatto ricercando un ‘taste’ piú moderno: riducendo i tempi di marinatura con il sale. Devo dire, che al di lá di questo ‘aggiornamento’, é una ricetta buona che merita di essere provata e non soltanto per una curiositá ‘storica’. Grazie ad Apicio e a Luigi: siamo nani sulle spalle dei giganti 😉
P.s Se avete idee di varianti o vi volete cimentare in questa ricetta condividete le esperienze: cresciamo tutti e cresciamo insieme. Grazie
Vino abbinato: Brunello di Montalcino, lo trovi qui
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