Che cos’è |
E’ una pianta appartenente alla famiglia delle Malvaceae. Il nome deriva dal latino malva significa molle, perché dai tempi più antichi se ne conoscono le proprietà emollienti. |
Storia |
Già presente negli scritti del VIII secolo a.C. e citata da Pitagora come pianta in grado di contenere le passioni. Apprezzata da Marziale, che la consigliava contro la stitichezza e anche da Cicerone, citata da Apicio nelle sue opere culinarie. La troviamo anche nella biblioteca medica: da la Scuola Salernitana, che enarra le sue virtù lassative. Fino a qualche decennio fa i fiori della malva venivano messi in mezzo alle lenzuola delle giovani spose perchè secondo la tradizione aiutavano a mantenere al bellezza negli anni. |
I consigli dell’erborista |
La pianta è ricca di potassio, vitamine e pectina. Utilizzata anche come verdura, può regolare le funzioni intestinali grazie alle mucillagini che si gonfiano e premono delicatamente sulle pareti dell’intestino, stimolandone la contrazione e quindi agevolandone lo svuotamento. Ha proprietà antinfiammatorie, emollienti è utilizzata contro le infiammazioni delle mucose. E’ lassativa e antiflogistica. |
I consigli del cuoco |
Tisana eucalipto, malva e melissa Tisana altea, malva e tiglio Malfatti di erbe selvatiche (Malva, Sonchus, Pimpinella, Borragine, Aglio selvatico) al burro di germogli di vitalba e fave Bakula alla marocchina e altre qui |
Scheda: malva

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