Che cos’è |
La Viola mammola, anche detta Viola odorosa o più semplicemente Violetta è una pianta appartenente alla famiglia delle Violaceae. La viola mammola si trova principalmente in Europa ed Asia. La fioritura avviene a fine inverno o nella prima primavera, per questo viene considerata la pianta pioniera della primavera. I fiori hanno un tipico colore viola intenso. Molto profumata, il nome “mammola”, utilizzato per i bamini nella fase di svezzamento, ci ricorda la fragilità della sua fioritura. |
Storia |
In antichità era chiamato “Fiore della modestia”, forse perchè lo troviamo all’ombra, visto che ama l’umidità e quindi in qualche modo, si nasconde dal sole, che come si suol dire “bacia i belli”. Nella mitologia greca si narra di una ninfa di nome Io, amante segreta di Zeus. Per nasconderla da sua moglie Era, che era gelosissima, Zeus la trasformò in una bellissima mucca bianca. Tuttavia Ia ninfa era abituata a mangiare cibo umano, e non poteva sopportare di nutrirsi con le comuni erbe di cui si nutre una mucca. Fu così che Zeus trasformò le lacrime della sua amata in profumate e bellissime violette, che solo a lei fu permesso di mangiare. Gli Ateniesi consideravano le viole il simbolo della loro città: infatti, si dice che Ion, leggendario fondatore di Atene, fu accolto dalle ninfe acquatiche, che gli diedero le viole come segno di buon augurio. In tutti gli altari di Atene abbondano le viole. Secondo una leggenda inglese, il Re Frost si sentiva molto solo nel suo enorme palazzo di ghiaccio dove tutto era gelido e senza vita. Perciò decise di mandare i suoi cortigiani a cercare una ragazza dolcissima in grado di sciogliere il suo cuore e portargli felicità. I cortigiani trovarono una vergine molto timida di nome Violet e la presentarono al Re. Immediatamente il Re venne sedotto dal fascino della ragazza e si innamorò di lei. Sebbene un tempo fosse un monarca severo e autoritario, con Violet divenne gentile e caloroso e promise al suo popolo che gli inverni aspri e sconfinati del suo regno sarebbero diventati più miti per la metà di ogni anno. Violet implorò il re di poter rivedere il suo popolo: egli acconsentì, a patto che tornasse da loro sotto forma di fiore solo in primavera, tornando poi al regno gelido del marito. Nell’arte cristiana, la viola simboleggia l’umiltà della Vergine Maria. Un antico racconto afferma che le violette fossero in principio di colore bianco, fino a quando Maria fu piena di angosce e dolore nel vedere il proprio figlio soffrire sulla Croce. Da quel momento, tutte le violette diventarono di colore viola, per sottolineare il suo lutto. Forse anche per questo motivo il viola rimane un colore associato al lutto. I romani decoravano le tavole per i banchetti con le violette, nella convinzione che questi fiori potessero prevenire l’ubriachezza. Non solo: le ghirlande di viole erano usate per alleviare i postumi di una sbornia. I greci usavano questi fiori per aiutare a indurre il sonno e per calmare la rabbia. La viola è sempre stata usata come simbolo d’innocenza e modestia. Gli antichi persiani utilizzavano la viola per guarire il cuore e la testa. In connessione con questa leggenda, le violette venivano spesso utilizzate nelle cerimonie del Venerdì Santo. Nel medioevo si credeva che le viole servissero a contrastare le malattie cardiache, proprio perchè le foglie, a forma appunto di cuore, erano certamente un segno mandato da Dio. A partire dal XVI secolo, la violetta veniva utilizzata come antidolorifico, poiché era tra le poche piante a contenere l’acido salicilico, ingrediente principale dell’aspirina. In Francia, esiste un’altra leggenda, secondo la quale nei petali delle Violette è possibile intravedere il volto della persona amata. |
I consigli dell’erborista |
Ha proprietà espettoranti, diuretiche e antinfiammatorie. Le foglie hanno un blando effetto lassativo. |
I consigli del cuoco |
Purple gin Sciroppo alle violette selvatiche Pesto alle violette selvatiche Mozzarella con ripieno di insalata di erbe spontanee Risotto alle violette selvatiche Candite e altre qui |
Be the first to comment on "Scheda: viola mammola o violetta selvatica"