Che cos’è |
E’ il frutto di una pianta tropicale, tamarindus indica, appartenente alla famiglia delle Fabaceae. Lo si può trovare in Africa Orientale, India e America latina. La pianta cresce molto lentamente, tanto che un antico proverbio indiano dice: “chi pianta tamarindi non raccoglie tamarindi”. |
Storia |
Il termine deriva dall’arabo e significa: dattero dell’India. Secondo la mitologia classica Hindu durante il matrimonio di Krishna si fece largo uso del tamarindo. Gli inglesi nel ‘800 che si trovavano nella parte occidentale dell’India erano soliti portare un baccello di tamarindo sopra l’orecchio. Queste perchè gli abitanti locali pensavano che i baccelli fossero abitati da demoni e si tenevano alla larga. Proprio per questo motivo i coloni inglesi venivano chiamati “teste di tamarindo” |
I consigli dell’erborista di Margherita Buggero |
E’ usato nella tradizione popolare contro i dolori addominali, diarrea e infiammazione.E’ conosciuto in Italia soprattutto per le sue proprietà lassative, mentre nei paesi di origine viene anche utilizzato per le sue proprietà contro i disturbi di cistifellea e fegato.E’ inoltre da considerare l’uso in caso di intossicazioni alimentari e contro l’abuso di alcool.
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I consigli del cuoco |
Tisana tamarindo, rabarbaro, scorza arancia, carvi, semi di finocchioSciroppo di tamarindoCurry thaiZuppa vietnamita di pesceAgua frescaPad thaie altre qui |
Scheda: tamarindo

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