Pecora alla callara (o alla cottora)

Ecco un’ottima ricetta direttamente dalla tradizione abruzzese, dove sul trattamento culinario degli ovini non sono secondi a nessuno. Dal castrato (montone) per gli arrosticini alla pecora in questa versione (ma anche in altre) guardano tutti dall’alto in basso.
di Mimmo Tinaro, amico del gruppo Facebook “Erbe aromatiche e spezie”, non sei ancora iscritto? Che cosa aspetti? Iscriviti qui
Ingredienti
Pecora spezzata (i pezzi devono essere di dimensione media, un po più grandi di in comune spezzatino. Bisogna fare attenzione alle ossa. Un po’ ci devono essere ma devono essere facilmente riconoscibili…occhio ai denti😁)
Cipolla
Aglio
Sedano
Carota
Peperoncino
Alloro
Rosmarino
Ginepro almeno 5 bacche
Grani di pepe nero
Timo e santoreggia in abbondanza
Vino bianco
Facoltativi: pomodoro pelato
2 patate
Procedimento
Porre la pecora in una pentola con abbondante acqua, raggiungere il bollore e farla sgrassare per una ventina di minuti. Scolare e buttare l’acqua. (Consiglio di buttare l’acqua facendo defluire nel lavandino abbondante acqua calda per evitare che il grasso una volta rappreso crei dei tappi)
Fare intiepidire e cercare di eliminare dalla carne eventuali residui di grasso. Questa è una fase delicata perché occorre bilanciare la quantità di grasso da mantenere, anche considerando che l’olio evo che si aggiungerà in cottura è limitatissimo.
Tagliare sedano carota e cipolla (io taglio tutto grossolanamente perché li lascio nel piatto, possono anche essere inseriti interi se Si preferisce eliminarli a fine cottura), aggiungere carne alloro rosmarino pepe ginepro peperoncino e max 1 pomodoro pelato, ricoprire di acqua e portare a bollore. Quindi cuocere a fuoco lento
Dopo circa 40 minuti aggiungere il vino, salare e continuare la cottura. Se si vuole aggiungere le patate (ma x 2 medie) tagliate in 4. Servono x assorbire il brodo. La durata della cottura è lunga, almeno 2 ore dato che la carne dovrà risultare tenerissima.
Vino abbinato: Aglianico del Vulture, lo trovi qui

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