Che cos’è |
E’ la spezia derivata dal peperoncino. Esiste in varie versioni, tra le quali quella più famosa è quella dolce, ottenuta rimuovendo la capsaicina, ovvero il principio attivo che genera la piccantezza al peperone. |
Storia |
Il nome è di origine ungherese. E’ in questa terra che nel ‘800 inizio a diffondersi, secondo la leggenda grazie ad una giovane contadina che scappata dall’harem di un pascià turco insegnò ai contadini la preparazione di questa spezia appresa dai turchi. |
I consigli dell’erborista di Margherita Buggero |
Contiene vitamina A, betacarotene. Protegge i vasi sanguigni. Contiene vitamina E e B6. È conosciuta utile per prevenire la perdita dei capelli. Inoltre presenta proprietà antibatteriche. Contiene ferro, utile per prevenire l’anemia. È una fonte di antiossidanti che aiutano a prevenire i segni dell’invecchiamento e a mantenere giovane il nostro organismo. Può aiutare a migliorare la circolazione. Per beneficiarne è sufficiente aggiungere un po’ di polvere ai cibi sia della varietà dolce che piccante come si preferisce. |
I consigli del cuoco |
Alcuni utilizzi:
GULASCHFiletto di maiale marinato a seccoCaviale di melanzaneSali profumatiTabboulehSalmone cotto a basse temperature con panatura di paprika forte, senape, aneto e rosmarinoPAPRIKA VERDE IN FIOCCHI E IN POLVEREPollo alla messicana con riso appiccicosoTajine di polpette all’uovo
Nelle miscele di spezie: Jamaican jerkBerberèChiliCajun
E tante altre qui |
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